Altromercato
MISCELA DI SPEZIE E ERBE ZA'ATAR PALESTINA| COD. 980| 80g
MISCELA DI SPEZIE E ERBE ZA'ATAR PALESTINA| COD. 980| 80g
Mix di timo, sesamo e sambuco. Ideale per carni bianche e pesce.
- Un condimento mediterraneo medio orientale per vivacizzare i tuoi piatti
- Raccolto e lavorato a mano in Palestina
- Abbinalo con carni bianche pesce e legumi
Lo Za'atar è una miscela di erbe e spezie che abbina il sapore piacevole e intrigante del timo, al gusto nocciolato e saporito del sesamo, il tutto reso ancora più fresco dalle note agrumate del sumacco, un frutto rosso bruno tipico della Palestina. Può essere utilizzato a dosi generose sia a crudo che in cottura, facendo contenti anche i più piccoli. Abbinamenti: molto versatile in cucina per rendere speciali moltissimi piatti anche tipici italiani, come pizze, bruschette, pasta e sughi, insalate di patate e verdure, zuppe di legumi, frittate e polpette. Si fonde perfettamente con l'olio extra vergine di oliva, dando aroma a carni bianche, uova, tofu e pesce.
Ingredienti:
SESAMO 57% - Timo 30% - Sommacco (//Rhus coriaria//) - Sale - Semi di finocchio 100% da commercio equo
Prodotto da PARC in Palestina
PARC (Comitato Palestinese di Soccorso Agricolo)
Vivere e lavorare nei territori palestinesi è incerto e di estrema difficoltà. Libertà, mobilità di persone e cose, lavoro, infrastrutture e piantagioni sono limitati da incursioni e soprusi. I contadini difendono le loro terre con il lavoro dei campi, la produzione e la vendita.
Nei primi anni Ottanta in un contesto di forte instabilità politica ed economica un gruppo di agronomi, tecnici agricoli, agricoltori pionieri e medici veterinari fondano l'Ong PARC con lo scopo di promuovere la cultura della convivenza nel rispetto, lo sviluppo rurale e l'emancipazione femminile attraverso formazione e lavoro.
Già nei primi anni e ancora oggi PARC è convinta che la permanenza dei contadini sui territori palestinesi costituisce un aspetto essenziale per la dichiarazione dello stato palestinese.
Il settore agricolo (interno al 20% dell'economia palestinese) è di importanza fondamentale perché occupa parte della forza lavoro formale e informale, gli espulsi da Israele possono tornare a lavorare la loro terra, garantisce la sicurezza alimentare ed è associato all'accesso alle risorse di base.